Da dove ha avuto inizio il tutto?
Nel 1945 nasce la FAO, Food and Agricolture Organisation ovvero Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, con lo scopo di combattere la nutrizione e la fame nel mondo.
Nel 1948 viene creata la WHO, World Health Organization, ovvero l’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, con lo scopo di salvaguardare la salute mondiale migliorando le condizioni igienico-sanitarie.
Nel 1962 dalla cooperazione della FAO e OMS nasce la Commissione del Codex Alimentarius con il compito di creare una serie di norme finalizzate a una disciplina omogenea in tutti gli Stati, per regolamentare la produzione e il commercio per facilitare gli scambi internazionali assicurando lealtà tra accordi commerciali e garantire al consumatore finale un alimento salubre e igienico e correttamente etichettato.
Nel 1963 nasce ufficialmente il Codex Alimentarius come una raccolta di norme internazionali tuttora adottata.
Cosa succede in Italia?
In Italia la prima legge sanitaria è stata il Regio Decreto del 1934, n. 1265 che è stato modificato dalla Legge n. 283 del 30 aprile 1962, che è stata la prima legge che regolamenta l’igiene alimentare in Italia, tuttora valida e identificata con la denominazione Disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande.
La Legge n. 283/62 è nata come una norma per garantire la tutela del consumatore e la correttezza delle relazioni commerciali. Con la sua emanazione sono state regolamentate tutte quelle disposizioni inerenti le modalità di prelievo di campioni e lo svolgimento delle analisi di laboratorio, la preparazione degli alimenti considerando anche gli ingredienti e i conservanti, le modalità di etichettatura, il tipo di confezionamento, le concessioni delle autorizzazioni sanitarie, la pubblicità e la modalità di presentazione di un alimento in commercio. Per tanto tempo è stata e per certi versi lo è ancora, la norma che ha regolamentato le produzioni alimentari dal punto di vista igienico e la vendita di sostanze alimentari e bevande.
Questa norma, grazie all’art. 5, a differenza delle leggi penali che per essere applicate devono accertare concretamente un pericolo di natura igienica, può essere applicata anche quando si presenta un pericolo presunto, a prescindere da un accertamento.
In seguito sempre in Italia nasce il Decreto del Presidente della Repubblica n. 327, del 26 marzo 1980, definito Regolamento di esecuzione della Legge 30 aprile 1962, n. 283, e successive modificazioni, in materia di disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande.
Il D.P.R. 327/1980 è una norma molto importante perchè segna una svolta nel campo della sicurezza alimentare italiana. Infatti con esso sono stati introdotti diversi argomenti tra cui l’aspetto strutturale che un locale deve rispettare, tutte le indicazioni che entrano a far parte della vigilanza igienico-sanitaria, ovvero il prelievo dei campioni da analizzare e sottoporre a controlli e a rilevare le cariche microbiche, tutti i tipi di verbali, ecc.
Assolutamente fondamentale risulta l’allegato C con le parti I e II che indica le temperature che devono essere rispettate durante il trasporto di alimenti deperibili, congelati e surgelati.