Cosa succede in Italia dopo la pubblicazione della Legge n. 283/62?
In Italia nel 1980 nasce il Decreto del Presidente della Repubblica n. 327, del 26 marzo 1980, definito “Regolamento di esecuzione della Legge 30 aprile 1962, n. 283, e successive modificazioni, in materia di disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande”.
Dopo queste norme nazionali si ritorna in ambito europeo con la pubblicazione nel 30 aprile 1997 a Bruxelles del cosidetto “Libro Verde” che a suo tempo includeva i principi base della legislazione europea in ambito di sicurezza alimentare.
In seguito nel 1999 venne pubblicato il “Trattato di Amsterdam” in cui vennero recepiti tutti i principi contenuti nel Libro Verde, portando la Commissione Europea a creare un iter legislativo finalizzato a controllare tutto il processo produttivo alimentare con un particolare riguardo a mangimi e fertilizzanti utilizzati nella produzione primaria, alla vendita e preparazione di alimenti destinati al consumo umano, alla gestione dei rischi per la salute pubblica, ai controlli veterinari, ai controlli ufficiali sugli alimenti, alla modifica e revisione della normativa sull’etichettura per tutelare maggiormente il consumatore.
Grazie al Libro Verde è iniziato il percorso che poi porterà all’emanazione di nuovi regolamenti comunitari inclusi nel famoso “Pacchetto igiene”.
Dopo queste pubblicazioni in ambito comunitario si ritorna in Italia con l’emanazione di una importante e rivoluzionaria norma, poi abrogata, il Decreto Legislativo n. 155 del 26 maggio 1997, definito come “Attuazione delle Direttive 93/43/CEE e 96/3/CE concernenti l’igiene dei prodotti alimentari”.
Con questo decreto finalmente anche in Italia è stato introdotto il principio dell’autocontrollo igienico alimentare, fondato sul metodo H.A.C.C.P. (Hazard Analyis Critical Control Points). Con esso si parla per la prima volta di Controllo che segna un sostanziale cambiamento e che aveva come significato “avere sotto controllo”, piuttosto che “verificare o sorvegliare”.
Il Decreto Legislativo n. 155/1997, dal punto di vista dei requisiti igienici, non ha stravolto assolutamente ciò che già in precedenza era stato stabilito, ma ha introdotto una metodologia rivoluzionaria con la predisposizione del piano di autocontrollo alimentare con tutta una serie di azioni che ancora oggi sono considerate fondamentali nell’ambito della sicurezza alimentare ovvero: tutte le operazioni che devono essere seguite e predisposte da parte del personale alimentarista, le responsabilità legate al personale in tutte le fasi produttive, la formazione del personale e infine la registrazione della documentazione.
Una delle grandi novità introdotte dal Decreto Legislativo n. 155/1997 è stato proprio l’obbligo per i titolari di ogni azienda agroalimentare di registrare ogni documentazione inerente tutto il ciclo produttivo e non solo, perchè solo così si è in grado di attuare un meccanismo preventivo e dimostrare agli organi di controllo ufficiali, come ASL o NAS che l’azienda sta osservando regole e procedure inerenti il Sistema H.A.C.C.P. in quanto da questo momento in poi vale il motto “scrivi quello che fai e fai quello che scrivi”.
